mercoledì 10 gennaio 2007

Mi hanno regalato una pianta...

...e adesso non so cosa fare perché perde le foglie. Da questa considerazione al cassonetto dell'immondizia purtroppo il passo è breve: aspettate! Ecco una breve guida per far diventare un po' più verdi i vostri pollici.
  1. cercate di sapere qual è il nome (meglio il nome latino) della pianta che vi hanno regalato. Con questo potrete cercare informazioni più dettagliate su ciò di cui ha bisogno per vivere bene. Cercate di sapere prima di tutto se è una pianta da esterni o da appartamento. Ciclamini e azalee non sopravvivono in casa, ficus e piante grasse sono freddolosi e non stanno bene all'aperto (anche se per ora, quest'anno, di freddo ce n'è stato ben poco).

  2. Tutte le piante hanno bisogno di luce: in questa stagione ne arriva veramente poca dentro casa, assicuratevi che la pianta sia abbastanza vicina a una finestra con una tenda leggera (il sole diretto sulle foglie attraverso i vetri può bruciarle).

  3. L'unica regola universale da seguire per quanto riguarda le annaffiature: toccate la terra del vaso e bagnate quando la sentite asciutta. Non lasciate mai l'acqua nel sottovaso, può essere utile se l'aria della vostra casa è molto secca ma in questo caso mettete dell'argilla espansa nel sottovaso e appoggiate il vaso su di essa; il livello dell'acqua non deve superare quello dell'argilla, perché le radici delle piante hanno anche bisogno di aria.

  4. Non tutte le piante sopportano la vicinanza di un termosifone, molte possono soffrire per bruschi cambiamenti di temperatura: meglio non lasciarle davanti allo spiffero d'aria fredda quando aprite le finestre, se fuori fa molto freddo.

  5. Le piante non amano viaggiare: ogni cambiamento di luce, umidità, temperatura, frequenza delle bagnature e concimazione può causare stress, e la conseguenza diretta è spesso la perdita di molte foglie.

  6. Non date troppo presto per morta la vostra pianta: non spostatela più, curatela normalmente e controllate dopo un po' le punte dei rami, il cuore della rosetta di foglie, i rami vicino a dove sono cadute le foglie: se la pianta non ha deciso di suicidarsi definitivamente, è lì che vedrete spuntare i nuovi germogli. Il cassonetto può attendere...abbiate pazienza!
Se poi avete l'animo del buon samaritano... capiterà anche a voi di recuperare per strada piante malmesse ma ancora vive e di tentare il salvataggio. Non sempre si riesce, ma quando si vedono spuntare nuove foglioline è sempre una grande soddisfazione. Un'azalea e un'euphorbia ringraziano ancora con tanti fiori tutti gli anni, a dispetto di chi le aveva date per spacciate.

3 commenti:

  1. ho un bonsai che regge l'anima coi denti ma oramai da un paio d'anni! è che mi fa soffrire non vederlo mai un po' rilassato...

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  2. Beh, in quanto bonsai sarà difficile che si rilassi... :-) In pratica la tecnica del bonsai consiste proprio nel mettere sotto stress la pianta, principalmente limitando lo spazio vitale a sua disposizione. Prova a concimarlo diversamente, con cautela. Ciao!

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  3. la tecnica del bonsai in realtà è di dare il necessario in ogni singolo momento, di mantenere la pianta nel sottile limite che c'è fra le condizioni ottimali e le condizioni "stressanti"; di sicuro il praticante serio di bonsai non tortura le piante, ma le asseconda.

    Altro discorso sui bonsai commerciati soprattutto in occasioni di manifestazioni di beneficienza, quelle si che sono degli sgorbi torturati.

    Penso che senza un'adeguata preparazione seppur minima non bisognerebbe accostarsi al bonsai in quanto non è un semplice hobby ma un arte.

    Ciao

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