Se abbiamo a disposizione un terreno e tanta voglia di iniziare a fare l'orto, ci sembrerà superfluo il dover "progettare" uno spazio libero. Prendersi del tempo per riflettere su come organizzarci però non è mai tempo sprecato e può anzi risparmiarci degli errori che non sempre è facile correggere immediatamente.
Il primo orto che coltivammo, prima di fondare Agri Cultura, era un campo immenso in rapporto alle nostre vanghe, e noi pensammo bene di iniziare dal centro. Quando ci arrendemmo all'evidenza della necessità di una lavorazione meccanica, l'unico risultato ottenuto era un'aiuolina in mezzo a un prato: sembrava avessimo appena stato sotterrato un cadavere...
Prima di tutto vanno considerate le problematiche principali:
- la disponibilità di acqua
- l'esposizione: in pieno sole, su un balcone, riparato da un muro, vicino a un fosso
- il terreno: quale tipo usare per le coltivazioni in vaso, quali caratteristiche ha se siamo in piena terra
- la pendenza e la sistemazione del suolo
L'acqua, fonte di vita.
Coltivare un orto senza avere a disposizione dell'acqua per annaffiare è molto complicato: ci si può affidare alla pioggia e alla pacciamatura, ma saremo costretti a rinunciare a coltivare nei periodi siccitosi, senza possibilità di intervenire in caso di andamento meteo anomalo; una primavera asciutta per esempio può compromettere produzioni che normalmente non avrebbero bisogno di essere irrigate.
L'esposizione
Un'esposizione a est va bene per le colture estive che così non soffriranno l'eccesso di calore estivo, ma esclude la possibilità di coltivazioni invernali se per giacitura o altitudine il nostro terreno è soggetto alla formazione di rugiada e brina abbondanti.
Un'esposizione a sud, magari protetta dai venti di tramontana, viceversa è l'ideale per coltivare anche in pieno inverno. Per schermare l'eccesso di calore in estate si può fare affidamento su alberi a foglia caduca di taglia ridotta, sulla consociazione che sfrutta l'ombra delle piante più alte o su altri sistemi per ombreggiare.
Ovest è un'esposizione difficile, perché il sole vi arriva già alto e il terreno è esposto al suo calore fino a sera.
Nord sconsiglia l'impresa, a meno che non ci siano condizioni particolari, ad es. coltivazione di estive in clima torrido.
Da considerare è anche la presenza di manufatti, fossati, siepi o alberature: muri di cinta o costruzioni possono essere un valido aiuto per riparare dal vento o mantenere una temperatura invernale adeguata, le siepi sono utili per molti motivi, la vicinanza di un corso d'acqua invece tende a rendere il microclima del nostro orto più fresco e umido, facilitando la comparsa di gelate invernali.
Il terreno
Bisogna imparare a conoscere il proprio terreno e la sua storia: è di riporto, è stato coltivato, è rimasto a riposo per anni...si lavora facilmente o a una certa profondità c'è terreno compatto? E' argilloso, sabbioso, limoso? C'è sostanza organica, ci sono i lombrichi? E' calcareo o acido?
Per ogni tipo di suolo si possono trovare le coltivazioni più adatte, non disperate.
La pendenza e la sistemazione
Il terreno dovrebbe sempre avere un po' di pendenza, per scongiurare la formazione di pozze e ristagni di acqua. Va curata la sistemazione di fossi a monte e a valle, per interrompere la corsa dell'acqua che vi arriva da zone più alte e per allontanare quella che imbeve il nostro orto. Tenete presente che se il terreno ha una pendenza più che accennata, è più semplice coltivare in aiuole trasversali alla pendenza, se la forma del nostro appezzamento lo consente. Questo vale sia per le lavorazioni meccaniche che per la semplice vangatura manuale.
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