martedì 20 giugno 2006

Euroflora 2006


Per piacere e per lavoro frequentiamo diverse fiere e manifestazioni durante l'anno.
Merita senz'altro una segnalazione Euroflora, che si è tenuta a Genova dal 21 Aprile al 1 Maggio. Numerosi articoli sono usciti sulle riviste del settore, prima e dopo l'evento. Si tratta infatti di un vero e proprio evento, perché è ricchissima, curata nei dettagli e ha cadenza quinquennale. Andare a visitare Euroflora vuol dire concedersi una, o meglio due, giornate di full immersion nel mondo vegetale; ve ne parliamo per raccontarvi come ci è sembrata e per farvi venire voglia di andare a vedere la prossima edizione.



Aperta a tutti, è adatta anche a chi fatica a distinguere un limone da un cactus: chi non è bravo a riconoscere le piante ha potuto godersi la spettacolarità degli allestimenti, e volendo, ha potuto imparare qualche nome in più, visto che buona parte delle piante era dotata di cartellino con nome e cognome botanici. Chi invece può dirsi ferrato nella materia, ha apprezzato anche la presenza di piante insolite e rarità, disseminate nei vari allestimenti.



Un fiume di azalee... e un'azalea dal fiore a forma di stella.


La manifestazione era ospitata nei padiglioni della Fiera di Genova. La struttura a base circolare del palasport aveva come cuore un grande fuoco d'artificio composto da azalee.


Ai lati due cascate, una punteggiata da grandi agrumi e l'altra contornata da una foresta pluviale. Fianco a fianco si potevano trovare cactus e orchidee, carnivore e gerani; un bell'arco di rami intrecciati con fiori di Anturio, e una star abbondantemente pubblicizzata, il Wollemi pine, conifera data per estinta e invece recentemente ritrovata. 


Altri stand ai piani superiori, ancora piante ma anche prodotti editoriali e varie organizzazioni. Erano esposti i progetti concorrenti per il premio a tema “Un giardino per sognare”, realizzati nello spazio a fianco del palasport, sotto la tensostruttura.


Molti degli studi comprendevano letti stravaganti, altri erano più originali, ma tutti erano di alto livello. Il vincitore del concorso era forse il più particolare, un cubo arancione che come una camera oscura proponeva prospettive alternative e illusorie sul giardino.



Un padiglione era dedicato alle composizioni floreali, e qui è da segnalare lo stand dell'organizzazione dei fioristi che hanno curato l'addobbo e tutti gli allestimenti verdi delle Olimpiadi invernali di Torino (Fiori Sci): solo leggendo le testimonianze di chi ha passato intere nottate a confezionare mazzolini per le premiazioni, ci si rende conto in parte dell'enorme lavoro dietro le quinte.



Nel padiglione C altri allestimenti, i più grandi quelli della Regione Toscana e della Regione Lombardia; una cascata molto scenografica, collezioni di pelargoni profumati e una di glicini veramente notevoli.




A contorno di tutto questo uno spazio dedicato alla casa e alla cura del giardino e un mercato verde dove acquistare souvenir vegetali, oltre allo spazio all'aperto che ospitava fra gli altri Bolzano, Merano, Milano e le loro particolari scenografie verdi.









Per chi non era ancora sazio di bellezze non c'era che l'imbarazzo della scelta: oltre alla città, che merita comunque una visita, e alle mostre e manifestazioni organizzate appositamente nel periodo della Fiera, sono numerosi i giardini storici ricchi di attrattive. Vi lnvitiamo a esplorare il nostro album, dove potete vedere altre foto di Euroflora.

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