Andar per erbe: le erbe
spontanee hanno rappresentato, fino all'avvento della moderna era del
supermercato, un'importante integrazione della dieta delle
popolazioni meno abbienti.
Le erbe spontanee hanno
accompagnato e accompagnano tutt'ora gli ortaggi coltivati; a volte
li sostituiscono, se questi non sono disponibili. Sono state
impiegate per zuppe, minestre, risotti, insalate, ripieni, frittelle
dolci e salate, sott'aceti; ingegnosamente si è ricorsi alla
tostatura di radici per produrre qualcosa di simile al caffé, mentre
ci si è altrettanto impegnati per rendere commestibili erbe che non
sono molto appetitose.
Alliaria |
Oggi che non ci manca nulla,
riscoprire l'uso delle erbe spontanee significa esplorare sapori
antichi che per noi risultano nuovi e integrare naturalmente la
nostra dieta con sali minerali, vitamine e sostanze benefiche di cui
le piante, spesso dotate anche di proprietà officinali, sono ricche.
D'altro canto la nostra
situazione non più di necessità sconsiglia di consumare erbe
potenzialmente tossiche: è il caso per esempio dei germogli di
vitalba, tradizionalmente raccolti e usati in frittata, ma oggi
segnalati come velenosi. Se è pur vero che la tossicità è
inferiore nei germogli rispetto al resto della pianta, non c'è
motivo di rischiare.
Per lo stesso motivo, se è
indipensabile che chi raccoglie funghi sappia identificare le specie
velenose, lo è anche per chi raccoglie erbe.
Non tutto ciò che è
naturale è innocuo: anche nella nostra regione si trovano erbe e
bacche che possono causare intossicazioni mortali.
Cosa occorre per diventare esperti
raccoglitori:
- scarpe comode, meglio se da trekking o comunque con suola adeguata e possibilmente alte alla caviglia.
- pantaloni lunghi o calzettoni spessi, soprattutto se andate nei boschi e in zone dove l'erba è alta.
- un bastone, utile per scansare la vegetazione
- un cesto, più ingombrante del sacchetto di plastica ma più adatto a mantenere fresche le erbe
- un coltellino tascabile, utile per recidere le rosette di foglie senza raccoglierne la radice
- un manuale di riconoscimento delle erbe con foto e descrizioni chiare
- guanti spessi di gomma se intendete raccogliere ortiche
Tarassaco
Non raccogliete ovunque: evitare
assolutamente aiuole spartitraffico e bordi delle strade frequentate,
la concentrazione nelle piante di metalli pesanti, tossici per il
nostro organismo, è sicuramente elevata.
Non raccogliete indiscriminatamente:
selezionate solo le piante identificate con sicurezza, nel dubbio
meglio non raccogliere, o raccogliere un campione da catalogare con
calma confrontando diverse fonti. Pulite le erbe raccolte dagli
scarti già sul posto, quando possibile. Non fate tabula rasa
dell'erba di cui siete ghiotti: spesso la raccolta avviene prima che
le piante si siano riprodotte e per garantirsi nuovi raccolti in
futuro è bene lasciare qualche esemplare che provveda a diffondere
la specie.
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